Solofra – E’ ora o mai più. Domenica pomeriggio il Solofra si giocherà una intera stagione con lo spareggio contro lo Striano, in programma allo stadio Gallucci di Solofra alle ore 16.30. Ora più che mai c’è bisogno dell’apporto di tutti. Tifosi solofrani, sportivi solofrani, gente di ogni strada e quartiere, l’occasione è troppo importante e delicata per essere sottovalutata.
Certo, non è il finale di stagione che tutti si aspettavano. La compagine solofrana che si radunò al Roca di San Tommaso in agosto non è neanche lontana parente di quella che domenica pomeriggio scenderà in campo per la sfida della vita. Tutti sappiamo poi come è andata a finire. Siamo caduti una prima volta e ci siamo rialzati. Siamo stati la sorpresa del girone di andata, abbiamo lottato per i playoff fino a dicembre. Poi di nuovo a terra. Adesso abbiamo l’opportunità di rialzarci nuovamente. Solofra, il nome della cittadina conciaria, la sua gente, non possono e non devono pensare di sprofondare ancora tra le categorie minori. Non ci appartengono. Noi che abbiamo lottato contro le più blasonate squadre di questa Regione, noi che abbiamo sfiorato anche il sogno dei professionisti, non possiamo arrenderci di fronte a quest’ultimo ostacolo. E non sarà così. Ma per battere uno Striano che si è già arreso al Solofra in campionato per ben due volte, ci vorrà molto di più. Il cuore e la grinta non basteranno. Ai tifosi solofrani il compito di riempire le gradinate del Gallucci e cantare fino alla fine. Ai giocatori solofrani il dovere di scendere in campo ed onorare la maglia gialloblù. Tutti. Chi non se la sentirà o chi avrà cuore e stomaco per altre azioni stia fuori dal gruppo. Ora più che mai c’è bisogno di unità d’intenti.
Certo, non è il finale di stagione che tutti si aspettavano. La compagine solofrana che si radunò al Roca di San Tommaso in agosto non è neanche lontana parente di quella che domenica pomeriggio scenderà in campo per la sfida della vita. Tutti sappiamo poi come è andata a finire. Siamo caduti una prima volta e ci siamo rialzati. Siamo stati la sorpresa del girone di andata, abbiamo lottato per i playoff fino a dicembre. Poi di nuovo a terra. Adesso abbiamo l’opportunità di rialzarci nuovamente. Solofra, il nome della cittadina conciaria, la sua gente, non possono e non devono pensare di sprofondare ancora tra le categorie minori. Non ci appartengono. Noi che abbiamo lottato contro le più blasonate squadre di questa Regione, noi che abbiamo sfiorato anche il sogno dei professionisti, non possiamo arrenderci di fronte a quest’ultimo ostacolo. E non sarà così. Ma per battere uno Striano che si è già arreso al Solofra in campionato per ben due volte, ci vorrà molto di più. Il cuore e la grinta non basteranno. Ai tifosi solofrani il compito di riempire le gradinate del Gallucci e cantare fino alla fine. Ai giocatori solofrani il dovere di scendere in campo ed onorare la maglia gialloblù. Tutti. Chi non se la sentirà o chi avrà cuore e stomaco per altre azioni stia fuori dal gruppo. Ora più che mai c’è bisogno di unità d’intenti.
Da lunedì poi parleremo del futuro. E se sarà Promozione ancora, pazienza, ma almeno avremo la convinzione (e la speranza) che tutti, ma tutti davvero, avranno dato il meglio. Ricordiamo però che siamo in Eccellenza, nel calcio regionale che conta, traguardo agognato e ritrovato dopo tanto tempo. Tutti siamo chiamati a difendere la categoria ad ogni costo. Ora o mai più Solofra.
5 commenti:
inbocca al lupo a tutti gli ex compagni domenica ho un triangolare con ateltico nocera e procida se no ero li con voi a tifare solofra tanti saluti mauro cerbone
ma in caso di pareggio?
ma in caso di pareggio?
cerbone in nazionale al posto di chiellini
mauretto sei e sarai sempre uno di noi...SOLOFRA non TI dimenticherà mai...buona fortuna CAMPIONE!!!
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