“Le polemiche e le recriminazioni che si sono agitate intorno alla mia persona essendo sono stato accusato di aver fomentato situazioni che hanno leso la dignità di dirigenti e tesserati della Palmese Calcio, mi inducono ad esprimere in modo chiaro e pubblicamente il mio pensiero.
Ritenendomi un uomo di sport, portatore di valori umani di rispetto per coloro che condividono come me la passione calcistica, intendo qui formalmente e senza riserve chiedere, con estrema purezza d’animo, scusa se mie dichiarazioni passate o atteggiamenti recenti hanno offeso gli operatori del calcio palmese e gli stessi tifosi.
Voglio precisare con estrema sincerità che sento di riconoscere il prestigio di una società gloriosa come la Palmese che ha dato lustro al calcio campano, di provare altresì ammirazione per un allenatore come Amerigo Ferrara che può vantare un palmares di campionati vinti ai massimi livelli del calcio dilettantistico assolutamente invidiabile, di fare inoltre i complimenti, da uomo di campo, ai calciatori della Palmese che quest’anno, nonostante il pesante fardello dell’incertezza legata all’esito del giudizio sportivo protrattosi per un tempo ingiustificato e relativo alle note vicende della penalizzazione, sono stati in grado di imprimere alle loro prestazioni sportive l’elevata qualità di cui sono capaci tanto da poter vantare sul campo un distacco dalla capolista di un solo punto invece degli otto risultanti dal dato numerico della classifica, di riservare infine un plauso alla tifoseria palmese che è stata capace di creare una cornice degna certamente di platee ben più importanti del campionato di promozione in cui milita la squadra.
Quanto vado affermando è frutto della mia cultura calcistica fondata sulla lealtà, in cui bisogna saper riconoscere il valore degli avversari e rispettare il duro lavoro degli operatori di campo nonché gli sforzi organizzativi ed economici dei dirigenti, e chi ha avuto l’opportunità di lavorare con me sa che questi principi mi appartengono realmente e non sono solo espressioni di facciata o di circostanza.
Tengo però a precisare con forza che il Solofra (che ho l’onore e l’onere di allenare) in quest’annata calcistica ha conquistato con il lavoro e il sudore delle prestazioni domenicali tutti i 69 punti che conta in classifica, che può vantare il notevole bottino di ben 74 gol realizzati e può annoverare tra le sue fila l’attuale capocannoniere del girone.
Questi sono dati che nessuno si può permettere di confutare perché sono il frutto delle sole prestazioni in campo. Chiunque ha partecipato a questo campionato, giocatori, tecnici e dirigenti, ed ha incontrato il Solofra non può non ammettere che ogni minuto di partita è stato giocato dalla mia squadra con lealtà e forza e quanti si rifanno ai valori veri dello sport devono riconoscere che quanto conquistato sul campo dai miei uomini finora è solo frutto della qualità individuale e di squadra e comunque termini il campionato il Solofra lo ha onorato senza ombre.
Voglio augurarmi in conclusione che così come noi non abbiamo alcuna difficoltà a riconoscere la grande qualità e ad onorare senza riserve i meriti di avversari come la Palmese, della stessa Eclanese, che ancora è in corsa a pieno titolo per la conquista del campionato, nonché di tutte le altre squadre che hanno concorso nel girone di Promozione quest’anno, anche i nostri avversari abbiano l’umiltà di riconoscere i meriti del Solofra nell’alto rispetto dei principi più sani dello sport”.